VIVERE SENZA TIROIDE

Grazie a Fabiana per aver condiviso con noi i suoi pensieri da ex basedowiana.

Alla fine l’ ho dovuto fare, ho dovuto scegliere tra l’operazione o la pillola radioattiva.  In quel momento mi importava farla finita subito, sbarazzarmi di quella tiroide che funzionava troppo e non ne voleva saperne di calmarsi. I contro erano veramente troppi e ho scelto l’operazione che secondo me mi avrebbe tolta subito dall’impiccio di questa ingombrante tiroide. Prima dell’intervento mi dava sollievo il pensiero di non dover fare più i conti con sbalzi d’umore, fluttuazioni di peso e gonfiori ma più che altro avevo la consapevolezza di chiudere un capitolo per sempre. Chiudere con il morbo di Basedow.

Dopo l’intervento è come se avessi tolto dalla mia gola e dalle mie spalle un grosso peso. Ma del morbo di Basedow forse non mi sono del tutto liberata. Resterà con me come la mia piccola cicatrice. E continuo a combattere contro l’umore nero e il nervosismo, il gonfiore della pancia e del viso, la stanchezza e i problemi di memoria. Guardandomi in giro mi sono accorta di non essere sola in questo malessere e che lentamente si può ritornare alla vita.

Auguro a tutti quelli che, come me, hanno scelto la tiroidectomia una pronta guarigione e un velocissimo ritorno alla vita attiva e gioiosa.

 

Se anche tu vuoi raccontare la tua storia vai alla pagina del “PROGETTO TIROIDEE”

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RITORNARE ALLA VITA DOPO LA TIROIDECTOMIA

LAT-coverRebecca Ireland è una giornalista radiofonica sopravvissuta al cancro della tiroide.

Pochi giorni prima del suo 37esimo compleanno le fu diagnosticato un cancro alla tiroide e per lei fu come un fulmine a ciel sereno. Rebecca visse grandi turbamenti sia dal punto di vista professionale che personale poichè il cancro si era diffuso nei linfonodi con il conseguente rischio di perdere la voce.

Dopo l’intervento l’autrice cerca supporto disperato  da gruppi online di pazienti tiroidei ma non riesce a trovare niente. Da vita così ad un proprio gruppo di supporto rendendosi conto che tutti i pazienti avevano le stesse preoccupazioni, le stesse domande, gli stessi sintomi giorno dopo giorno. Da questa convinzione ed evidenza Rebecca decide di scrivere un libro per responsabilizzare i lettori verso il controllo del proprio benessere e della propria salute. Una vera e propria opportunità di rinascita per tutti quelli che si trovano a dover affrontare la vita senza la tiroide.

Poco dopo aver scritto il libro, Rebecca torna a lavorare in radio non più come giornalista ma come ospite e produttore del suo programma “La Vita dopo la Tiroidectomia” durante il quale intervista tantissime persone di rilievo: logopedisti, nutrizionisti, endocrinologi.

Attraverso il libro e il programma Rebecca da a tutti l’opportunità di informarsi e di fare il massimo per vivere una nuova vita e recuperare la voce dopo una tiroidectomia!

thumbIl libro di Rebecca Ireland è essenzialmente un libro di auto aiuto in cui potrete trovare risposte alle domande più frequenti su tiroidectomia e malattie della tiroide. Le informazioni riguardano il trattamento chirurgico, la terapia, la radio terapia con iodio attivo e la dieta a basso contenuto di iodio. In più è dedicato ampio spazio a domande su quanto tempo ci vuole per “tornare alla normalità”, la nutrizione, la perdita di capelli, l’aumento di peso, la pelle secca, i crampi muscolari , l’annebbiamento mentale e tantissimi altri problemi riscontrati in pazienti post-tiroidectomia o radioiodio terapia. Il tutto è ovviamente trattato in modo non scientifico e risulta di facile comprensione.

Noi di tiroidee.com abbiamo ordinato il libro…prossimamente vi diremo cosa ne pensiamo!

Fonti:

Facebook-Life after Thyroidectomy

Sito di Rebecca Ireland

ASSOCIAZIONE ATTA ONLUS

atta-lazio-logo

ATTA è una ONLUS (Associazione non Lucrativa di Utilità Sociale) attiva in più regioni italiane. L’associazione del Lazio opera a Roma dal 2006 e offre agli associati informazioni, supporto psicologico, giornate di prevenzione e aggiornamento.

Perchè l’associazione?

“Perchè si parla troppo poco del tumore della tiroide e manca un riferimento per chi si ammala o si è ammalato, perchè si perde troppo tempo (prezioso!) nel ricercare informazioni importanti e noi vorremmo cercare di ottimizzare i tempi indirizzando e consigliando. Perchè oltre al profilo medico pensiamo sia importante anche quello psicologico.”

Citazione dal sito:  http://www.atta-lazio.it/

Le altre sedi:

ATTA Toscana-Livorno

ATTA3 Veneto-Treviso

ATTA ONLUS- Sicilia

ATTA HA ANCHE UN GRUPPO E UNA PAGINA SU FACEBOOK: ATTA LAZIO ONLUS

La storia di Mariarita- Basedow e speranza per il futuro

La prima TiroIdea ci ha contattato per email condividendo con noi i suoi pensieri e parlandoci del suo percorso con il Morbo di Basedow.

Storia di Mariarita

Ciao a tutti, mi chiamo Maria Rita ho 37 anni e vi scrivo da Roma. Ripensando alla mia storia, ho perso tantissimi anni della mia vita a trovare una soluzione ai miei problemi di tiroide. Ho scoperto di avere il Morbo di Basedow quando avevo 25 anni e da quel momento mi sono concentrata giorno e notte sui miei sintomi: ansia fortissima, tachicardia, agitazione e incapacità di dormire e di gestire il peso. Solo adesso che inizio a stare meglio (dopo l’operazione di rimozione totale della tiroide e dopo aver finalmente trovato l’equilibrio giusto con i farmaci) posso vedere tutti questi pezzi della mia vita rimontati insieme riuscendo a darmene una spiegazione. Per fortuna in tutti questi anni ho avuto il supporto della mia famiglia e degli amici. Se non avessi incontrato il mio incredibile medico che mi ha seguito costantemente e con premura negli ultimi 5 anni sicuramente sarei ancora alle prese con tutti i problemi che avevo prima. La verità è che in Italia c’è ancora pochissima  informazione e trovo  inaccettabile che molti soffrano a causa  di problemi alla tiroide diagnosticati tardi o non riescano ad avere risposte e informazioni dai loro medici.

  La mia speranza per il futuro è che ci possa essere una maggiore visibilità per le disfunzioni della tiroide e soprattutto per i pazienti e le loro storie in modo che gli specialisti che ci seguono possano rendersi conto non solo dei nostri sintomi ma anche del nostro bisogno di risposte, conoscenza e supporto psicologico.
Se anche tu vuoi raccontare la tua storia vai alla pagina del “PROGETTO TIROIDEE”
Foto di Helga Weber

Tutti in bici per la Tiroide!

In bici per la tiroide

Un viaggio in bicicletta dalla Croazia fino a Londra per promuovere la conoscenza dei disturbi alla tiroide. E’ questa l’intenzione del “Butterfly Team Bioleptir”.
Un piccolo gruppo di pazienti croati affetti da problemi alla tiroide percorrerà più di 1000 miglia in 15 giorni facendo tappa in 17 città europee.
L’associazione raccoglierà fondi per la sua causa benefica da Osijek (partenza il 15 Settembre) in Croazia a Londra, Regno Unito (arrivo il 30 Settembre).
Ecco le tappe: Virovitica – Croazia (15 settembre), Zagabria – Croazia (16 settembre), Lubiana – Slovenia (17 settembre), Villach – Austria (18 settembre), Obertauern – Austria (19 settembre), Salisburgo – Austria (settembre 20), Monaco di Baviera – Germania (21 settembre), Ulm – Germania (22 settembre), Phorzheim – Germania (23 settembre), Saarbrücken – Germania (24 settembre), Lussemburgo (25 settembre), Charleville-Mezieres, Francia (26 settembre), Denain – Francia (27 settembre), Calais – Francia (28 settembre), Folkestone – GB (29 settembre) e infine Londra il 30 settembre.
L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere a più persone possibile le problematiche legate alle disfunzioni della tiroide e di raccogliere fondi e sostegno da organizzazioni, medici e media in ogni paese e città europea. Con i fondi raccolti si sosterrà il progetto di
prevenzione a livello locale.
Per contattare l’associazione, donare o partecipare alla maratona:
Butterfly Team Croatia
(Bioleptir Hrvatska)
Email:bioleptir@gmail.com dkatusic13@gmail.com
Tel:HR +385 (0) 976 270691/ UK+44 (0) 7774761953
Fonti: