vivere senza tiroide
SOIA E TIROIDE

Oggi parliamo del rapporto tra Soia e Tiroide, rispondendo a qualche domanda che viene frequentemente posta al nutrizionista da chi soffre di patologie legate alla tiroide. Che relazione ha la soia con la funzionalità tiroidea? Il consumo di prodotti a base di soia è dannoso per chi soffre di patologie tiroidee? Vediamo di cosa si tratta.
Perché la Soia? Cosa contiene? Che effetto ha sulla tiroide?
La soia è un alimento ricco di flavonoidi, molecole bioattive di origine vegetale che fanno parte del gruppo dei fitoestrogeni. I flavonoidi si trovano in molti alimenti di origine vegetale e molti studi hanno confermato che il loro consumo regolare, grazie alla loro azione antiossidante, è associato a un rischio ridotto di malattie croniche, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, cancro.
Il principale Flavonoide della soia è la Genisteina, un Isoflavone. La Genisteina è strutturalmente simile all’estradiolo, il principale ormone prodotto dalle ovaie, e grazie a questa somiglianza ha sul corpo umano un effetto simil-estrogenico. La Genisteina è stata oggetto di numerosi studi per valutare le sue proprietà antineoplastiche, l’effetto sui sintomi della menopausa, sull’osteoporosi, sulle malattie cardiovascolari.
Gli Isoflavoni agiscono anche sulla tiroide. Gli estrogeni infatti sono naturalmente implicati nella regolazione del ciclo cellulare delle cellule follicolari tiroidee. I flavonoidi quindi, per la loro azione simil-estrogenica, sono in grado di influenzare la funzionalità tiroidea e sono potenzialmente correlati all’iperplasia delle cellule che costituiscono la tiroide.
Il ruolo di un’alimentazione ricca in flavonoidi nello sviluppo di neoplasie tiroidee e nella corretta funzionalità della tiroide è stato molto studiato e dibattuto. I risultati ottenuti nei vari studi sono stati spesso contrastanti.
Il consumo di prodotti a base di soia può essere dannoso per la tiroide?
Molti studi sono stati fatti negli ultimi anni per comprendere l’effetto del consumo di soia sulla funzionalità tiroidea e sulla correlazione con il cancro alla tiroide. In alcuni studi, un’assunzione massiccia di flavonoidi sembra essere correlata a una diminuzione dell’efficienza degli ormoni tiroidei, andando a interferire con l’utilizzo dello Iodio e quindi col funzionamento corretto della Tiroide. In altri, questa associazione non viene confermata.
Ad oggi, diverse revisioni sistematiche della letteratura scientifica che hanno analizzato i risultati ottenuti nei diversi studi, sembrano concordare sul fatto che il consumo di Isoflavoni di soia appare correlato a problemi tiroidei solo quando sono presenti altri fattori, primo tra tutti un deficit di Iodio. Sembra quindi che un consumo moderato di prodotti a base di soia, in condizioni di buon apporto di Iodio e in presenza di una dieta sana, varia ed equilibrata non sia dannoso per la funzionalità tiroidea. Va tenuto presente però che l’argomento è dibattutto, e che è consigliabile valutare col medico curante l’opportunità di un consumo massiccio di derivati della soia o l’assunzione di integratori a base di isoflavoni.
La soia interferisce con l’assunzione dei farmaci per l’ipotiroidismo?
Chi assume farmaci per l’ipotiroidismo, come la levotiroxina sodica, deve porre particolare attenzione nell’assunzione di prodotti a base di soia, in quanto è dimostrato che la soia può interferire con l’assorbimento del farmaco. L’assunzione concomitante del farmaco e di prodotti a base di soia quindi è sconsigliata. Se prendete il farmaco al mattino, fare colazione con del latte di soia, ad esempio, può non essere una buona idea. In genere si consiglia di ritardare l’assunzione dei derivati della soia di almeno 4-5 ore da quando si assume il farmaco. E’ opportuno in ogni caso far presente al medico curante se si è soliti consumare prodotti a base di soia e seguirne le indicazioni.
Chi sono: Dott.ssa Silvia Michiorri, Biologo Nutrizionista
Mi sono laureata in Biologia Molecolare nel 2005 con voto110/110 e Lode e ho conseguito un dottorato di Ricerca in Genetica Medica nel 2010. Ho cominciato ad interessarmi al mondo dell’alimentazione diversi anni fa, e conseguito nel 2012 un Master di Secondo Livello in Dietetica e Nutrizione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, focalizzato sullo studio dei bisogni nutrizionali dell’uomo nelle varie età e condizioni fisiologiche o di patologia accertata. Nel 2012 ho svolto un tirocinio presso l’Ambulatorio di Dietetica del Policlinico Gemelli di Roma. Seguo costantemente convegni e corsi di aggiornamento. Mi occupo di Genetica Umana, Nutrigenetica e Nutrizione. Opero come libera professionista e offro consulenze nutrizionali ed elaborazione di piani nutrizionali personalizzati a Roma e Poggio Mirteto.
Bibliografia
- D’Adamo CR, Sahin A. Soy foods and supplementation: a review of commonly perceived health benefits and risks. Altern Ther Health Med.2014 Winter;20 Suppl 1:39-51.
- Talking Points – Soy and Thyroid Soyfoods Association of North America February 2012
- Marini H et al, Update on genistein and thyroid: an overall message of safety. Front Endocrinol (Lausanne).2012 Jul 31;3:94. doi: 10.3389/fendo.2012.00094. eCollection 2012.
- Kozłowska A, Szostak-Wegierek D Flavonoids–food sources and health benefits. Rocz Panstw Zakl Hig.2014;65(2):79-85.
- Xiao CW Health effects of soy protein and isoflavones in humans. J Nutr.2008 Jun; 138(6):1244S-9S.
VIVERE SENZA TIROIDE

Grazie a Fabiana per aver condiviso con noi i suoi pensieri da ex basedowiana.
Alla fine l’ ho dovuto fare, ho dovuto scegliere tra l’operazione o la pillola radioattiva. In quel momento mi importava farla finita subito, sbarazzarmi di quella tiroide che funzionava troppo e non ne voleva saperne di calmarsi. I contro erano veramente troppi e ho scelto l’operazione che secondo me mi avrebbe tolta subito dall’impiccio di questa ingombrante tiroide. Prima dell’intervento mi dava sollievo il pensiero di non dover fare più i conti con sbalzi d’umore, fluttuazioni di peso e gonfiori ma più che altro avevo la consapevolezza di chiudere un capitolo per sempre. Chiudere con il morbo di Basedow.
Dopo l’intervento è come se avessi tolto dalla mia gola e dalle mie spalle un grosso peso. Ma del morbo di Basedow forse non mi sono del tutto liberata. Resterà con me come la mia piccola cicatrice. E continuo a combattere contro l’umore nero e il nervosismo, il gonfiore della pancia e del viso, la stanchezza e i problemi di memoria. Guardandomi in giro mi sono accorta di non essere sola in questo malessere e che lentamente si può ritornare alla vita.
Auguro a tutti quelli che, come me, hanno scelto la tiroidectomia una pronta guarigione e un velocissimo ritorno alla vita attiva e gioiosa.
Se anche tu vuoi raccontare la tua storia vai alla pagina del “PROGETTO TIROIDEE”
RITORNARE ALLA VITA DOPO LA TIROIDECTOMIA
Rebecca Ireland è una giornalista radiofonica sopravvissuta al cancro della tiroide.
Pochi giorni prima del suo 37esimo compleanno le fu diagnosticato un cancro alla tiroide e per lei fu come un fulmine a ciel sereno. Rebecca visse grandi turbamenti sia dal punto di vista professionale che personale poichè il cancro si era diffuso nei linfonodi con il conseguente rischio di perdere la voce.
Dopo l’intervento l’autrice cerca supporto disperato da gruppi online di pazienti tiroidei ma non riesce a trovare niente. Da vita così ad un proprio gruppo di supporto rendendosi conto che tutti i pazienti avevano le stesse preoccupazioni, le stesse domande, gli stessi sintomi giorno dopo giorno. Da questa convinzione ed evidenza Rebecca decide di scrivere un libro per responsabilizzare i lettori verso il controllo del proprio benessere e della propria salute. Una vera e propria opportunità di rinascita per tutti quelli che si trovano a dover affrontare la vita senza la tiroide.
Poco dopo aver scritto il libro, Rebecca torna a lavorare in radio non più come giornalista ma come ospite e produttore del suo programma “La Vita dopo la Tiroidectomia” durante il quale intervista tantissime persone di rilievo: logopedisti, nutrizionisti, endocrinologi.
Attraverso il libro e il programma Rebecca da a tutti l’opportunità di informarsi e di fare il massimo per vivere una nuova vita e recuperare la voce dopo una tiroidectomia!
Il libro di Rebecca Ireland è essenzialmente un libro di auto aiuto in cui potrete trovare risposte alle domande più frequenti su tiroidectomia e malattie della tiroide. Le informazioni riguardano il trattamento chirurgico, la terapia, la radio terapia con iodio attivo e la dieta a basso contenuto di iodio. In più è dedicato ampio spazio a domande su quanto tempo ci vuole per “tornare alla normalità”, la nutrizione, la perdita di capelli, l’aumento di peso, la pelle secca, i crampi muscolari , l’annebbiamento mentale e tantissimi altri problemi riscontrati in pazienti post-tiroidectomia o radioiodio terapia. Il tutto è ovviamente trattato in modo non scientifico e risulta di facile comprensione.
Noi di tiroidee.com abbiamo ordinato il libro…prossimamente vi diremo cosa ne pensiamo!
Fonti: