SOIA E TIROIDE

Articolo a cura della Dott.ssa Silvia Michiorri- Biologo Nutrizionista
Articolo a cura della Dott.ssa Silvia Michiorri- Biologo Nutrizionista

Oggi parliamo del rapporto tra Soia e Tiroide, rispondendo a qualche domanda che viene frequentemente posta al nutrizionista da chi soffre di patologie legate alla tiroide. Che relazione ha la soia con la funzionalità tiroidea?  Il consumo di prodotti a base di soia è dannoso per chi soffre di patologie tiroidee? Vediamo di cosa si tratta.

Perché la Soia? Cosa contiene? Che effetto ha sulla tiroide?

La soia è un alimento ricco di flavonoidi, molecole bioattive di origine vegetale che fanno parte del gruppo dei fitoestrogeni. I flavonoidi si trovano in molti alimenti di origine vegetale e molti studi hanno confermato che il loro consumo regolare, grazie alla loro azione antiossidante,  è associato a un rischio ridotto di malattie croniche, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, cancro.

soia e tiroideIl principale Flavonoide della soia è la Genisteina, un Isoflavone. La Genisteina è strutturalmente simile all’estradiolo, il principale ormone prodotto dalle ovaie, e grazie a questa somiglianza ha sul corpo umano un effetto simil-estrogenico. La Genisteina è stata oggetto di numerosi studi per valutare le sue proprietà antineoplastiche, l’effetto sui sintomi della menopausa, sull’osteoporosi, sulle malattie cardiovascolari.

Gli Isoflavoni agiscono anche sulla tiroide. Gli estrogeni infatti sono naturalmente implicati nella regolazione del ciclo cellulare delle cellule follicolari tiroidee. I flavonoidi quindi, per la loro azione simil-estrogenica, sono in grado di influenzare la funzionalità tiroidea e sono potenzialmente correlati all’iperplasia delle cellule che costituiscono la tiroide.

Il ruolo di un’alimentazione ricca in flavonoidi nello sviluppo di neoplasie tiroidee e nella corretta funzionalità della tiroide è stato molto studiato e dibattuto. I risultati ottenuti nei vari studi sono stati spesso contrastanti.

Il consumo di prodotti a base di soia può essere dannoso per la tiroide?

Molti studi sono stati fatti negli ultimi anni per comprendere l’effetto del consumo di soia sulla funzionalità tiroidea e sulla correlazione con il cancro alla tiroide. In alcuni studi,  un’assunzione massiccia di flavonoidi sembra essere correlata a una diminuzione dell’efficienza degli ormoni tiroidei, andando a interferire con l’utilizzo dello Iodio e quindi col funzionamento corretto della Tiroide.  In altri, questa associazione non viene confermata.

sushi-599721_640Ad oggi, diverse revisioni sistematiche della letteratura scientifica che hanno analizzato i risultati ottenuti nei diversi studi, sembrano concordare sul fatto che il consumo di Isoflavoni di soia appare  correlato a problemi tiroidei solo quando sono presenti altri fattori, primo tra tutti un deficit di Iodio. Sembra quindi che un consumo moderato di prodotti a base di soia, in condizioni di buon apporto di Iodio e in presenza di una dieta sana, varia ed equilibrata non sia dannoso per la funzionalità tiroidea.  Va tenuto presente però che l’argomento è dibattutto, e che è consigliabile valutare col medico curante l’opportunità di un consumo massiccio di derivati della soia o l’assunzione di integratori  a base di isoflavoni.

La soia interferisce con l’assunzione dei farmaci per l’ipotiroidismo?

Chi assume farmaci per l’ipotiroidismo, come la levotiroxina sodica, deve porre particolare attenzione nell’assunzione di prodotti a base di soia, in quanto è dimostrato che la soia può interferire con l’assorbimento del farmaco. L’assunzione concomitante del farmaco e di prodotti a base di soia quindi è sconsigliata. Se prendete il farmaco al mattino, fare colazione con del latte di soia, ad esempio, può non essere una buona idea. In genere si consiglia di ritardare l’assunzione dei derivati della soia di almeno 4-5 ore da quando si assume il farmaco. E’ opportuno in ogni caso far presente al medico curante se si è soliti consumare prodotti a base di soia e seguirne le indicazioni.

Chi sono: Dott.ssa Silvia Michiorri, Biologo Nutrizionista

Mi sono laureata in Biologia Molecolare nel 2005 con voto110/110 e Lode e ho conseguito un dottorato di Ricerca in Genetica Medica nel 2010. Ho cominciato ad interessarmi al mondo dell’alimentazione diversi anni fa, e conseguito nel 2012 un Master di Secondo Livello in Dietetica e Nutrizione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, focalizzato sullo studio dei bisogni nutrizionali dell’uomo nelle varie età e condizioni fisiologiche o di patologia accertata.  Nel 2012 ho svolto un tirocinio presso l’Ambulatorio di Dietetica del Policlinico Gemelli di Roma. Seguo costantemente convegni e corsi di aggiornamento. Mi occupo di Genetica Umana, Nutrigenetica e Nutrizione. Opero come libera professionista e offro consulenze nutrizionali  ed elaborazione di piani nutrizionali personalizzati a Roma e Poggio Mirteto.

Bibliografia

 

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