DOMENICA 28 GIUGNO VIENI A CONOSCERCI E A FARTI CONOSCERE IN OCCASIONE DELLA PRIMA PASSEGGIATA NATURALISTICA ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE TIROIDEE!
L’EVENTO E’ GRATUITO ED APERTO A TUTTI!
Un’occasione per celebrare l’arrivo dell’estate godendo delle bellezze naturalistiche di Villa Ada!
Il Parco è infatti caratterizzato da una fitta vegetazione tipica del mediterraneo, dove si alternano zone boschive a leccio, quercie da sughero, pini, allori e zone a macchia mediterranea, attirando e fornendo ospitalità a numerose specie di animali selvatici.
Una piacevole passeggiata alla scoperta della flora e della fauna di uno dei Parchi urbani più estesi della Capitale, un ottimo consiglio per dimenticare lo stress della vita quotidiana!
Il percorso è a bassa difficoltà (semplice camminata adatta a tutti e senza necessità di alcuna attrezzatura specifica) e di durata di 1h e 30′ circa.
Durante l’incontro sarà possibile ricevere informazioni sulla Mission e le attività dell’Associazione Tiroidee, associarsi, fare una donazione o/e semplicemente conoscerci e godersi la passeggiata!
“Ero uscito solo per fare una passeggiata, ma alla fine decisi di restare fuori fino al tramonto, perchè mi resi conto che l’andar fuori era, in verità, un andare dentro.”
John Muir, da “La mia prima estate sulle Sierra”
Articolo scritto dalla Dott.ssa Barbara Bonci, Psicologa e Psicoterapeuta e dalla Dott.ssa Stefania Fortino, Biologa e Guida Ambientale. *Foto di Biotrekking Roma*
E’ un’attività rilassante ed economica, lo sai fare da sempre e puoi scegliere il momento della giornata che vuoi. Le passeggiate nella natura, favorite dall’incalzare della primavera, sono fondamentali per risvegliare il metabolismo e per rendere più regolare l’attività della tiroide. In più ci rendono consapevoli dell’importanza di ritagliarci un tempo tutto per noi lontano dalla frenesia quotidiana per pensare solo al nostro rilassamento. I benefici del camminare sono tanti, sia dal punto di vista fisico che psicologico:
E’ un importantissimo strumento di prevenzione poichè mantiene il sistema cardio-vascolare in salute migliorando la circolazione sanguigna;
Stimola creatività, produttività, memoria e migliora la qualità del sonno;
Passeggiare, specialmente nella natura, ci permette di connetterci con l’ambiente che ci circonda aiutandoci a liberare la nostra mente da pensieri fastidiosi e pressanti;
Quando i muscoli si attivano, il nostro corpo produce delle sostanze (endorfine e serotonina) che ci aiutano a prevenire o ridurre lo stress, l’ansia e la depressione.
Inoltre camminare favorisce il radicamento, conosciuto in Analisi Bioenergetica (per approfondimenti) come Grounding. Il grounding, accompagnato dalla respirazione, rappresenta il nostro essere al mondo e il “sentirci” ben ancorati alla realtà in modo da favorire il contatto con il nostro corpo, con i nostri bisogni e le nostre emozioni. Abbiamo la fortuna di vivere in un ambiente mediterraneo, dove il clima è caratterizzato da estati calde e secche e da inverni miti e piovosi. Questo clima condiziona molto l’insorgere di una vegetazione particolare, costituita da piante sempreverdi, alcune delle quali, molto apprezzate per il sapore e il profumo, possono avere importanti proprietà benefiche per il nostro organismo. L’aria che respiriamo in città è un mix di sostanze inquinanti provenienti da veicoli, industrie, centrali elettriche e molte altre fonti. Questi inquinanti rappresentano un serio problema per gli effetti dannosi che possono avere nei confronti della nostra salute e dell’ambiente in cui viviamo. Alcuni organismi, in particolare licheni, muschi ed alcune piante superiori hanno la capacità di assorbire ed accumulare questi contaminanti (molte delle quali con caratteristiche persistenti), mitigando l’inquinamento atmosferico.
Vivere la natura, passeggiando all’aria aperta, in un bosco, su una spiaggia o anche semplicemente in un parco urbano rappresenta un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita.
Un modo per stimolare e approfondire le nostre conoscenze botaniche per saperne di più sulle proprietà della vegetazione che ci circonda, sulle condizioni necessarie alla crescita e all’utilizzo di specie botaniche di grande interesse ecologico, ambientale e alimentare.
Un modo per fare del sano esercizio fisico, coniugando molto spesso arte e cultura.
Per chi vive a Roma e desidera godersi la natura partecipando ai Percorsi naturalistici di Biotrekking Roma, vi aspettiamo Domenica 19 Aprile a Villa Ada.
Un paio di settimane fa abbiamo conosciuto Sarah Downing, una donna alle prese con la Tiroidite di Hashimoto e con la ricerca del benessere attraverso la positività e la condivisione della sua storia con altri tiroidei. Sarah adesso è una donna molto attiva, una scrittrice e attivista per i diritti dei pazienti tiroidei di tutto il mondo.
TiroIdee vi presenta la continuazione dell’articolo sulle 7 importanti lezioni che l’Ipotiroidismo ha insegnato a Sarah. Buona lettura!
Pensate al vostro medico come ad un alleato che vi può fornire strumenti e conoscenze per guarire. Potete fare sempre le vostre ricerche, essere i sostenitori di voi stessi e seguire il vostro intuito – è una cosa potente se si impara ad ascoltarlo. Anche i medici non sono infallibili, quindi è di vitale importanza prendere in carico la propria guarigione. Non accettate un medico che si impone e non vi rispetta. E non abbiate paura di mandarlo al diavolo se lo fa. Dopo tutto siete voi a pagare per un servizio! Per voi è importante trovare qualcuno che è seriamente intenzionato a farvi perseguire il vostro personale percorso verso il benessere.
Ogni paziente è unico e non esiste la “Pillola magica”. Si può avere beneficio da un trattamento oppure no. Quindi, non fate paragoni con le storie e il percorso di altri pazienti. Combattiamo tutti la nostra battaglia e non possiamo mai veramente camminare nelle scarpe di un altro. Non sentitevi in colpa se i vostri sintomi sono meno gravi di quelli di qualcun altro. Questo non rende la vostra sofferenza meno importante.
Utilizza al massimo ogni giornata. Alcuni giorni viviamo la vita al massimo altri possiamo subire rallentamenti. Amate ogni momento come se fosse un dono. A volte la malattia ci può far scoprire nuovi doni di cui prima ignoravamo l’esistenza. Siate pronti a scoprire cose nuove su voi stessi e sul mondo che vi circonda.
Ignorate chi non prende sul serio la vostra malattia. C’è spesso una mancanza di consapevolezza e conoscenza verso le malattie “invisibili” (sei malato dentro ma appari sano a chi ti guarda da fuori), non scoraggiatevi per questo. Cercate comprensione da chi veramente vi vuole bene e prendete le distanze, quanto possibile, da quanti potranno solo abbattervi. A volte chi vi abbatte è proprio la vostra famiglia e in questo caso potete scegliere di limitare i contatti per quanto riuscite. Una delle cose più importanti che mi ha aiutato nella guarigione è stato proprio questo: allontanare le persone negative dalla mia vita e circondarmi da chi veramente voleva stare con me e sostenermi. Alcune amicizie sono naturali e spontanee e queste sono le uniche che si dovrebbero nutrire e cercare.
Non perdete mai la speranza e prendetevi del tempo per ridere e rimanere positivi. Fatelo per voi stessi: lottate per stare bene! Fate le cose che vi piacciono e state con le persone che amate, siano essi amici o famiglia. Siate consapevoli delle cose che vi fanno ottenere il benessere. Fatele e rifatele ancora!
Mi piacerebbe sentire anche le vostre esperienze a riguardo . Quali lezioni vi ha insegnato la malattia cronica? Vi sentite delle persone migliori adesso? Avete qualcosa da dire che potrebbe aiutare altri?
Vostra nella speranza e nella guarigione, Sarah Downing
Articolo della Dott.ssa Stefania Fortino, Ph. D. Biologa
Lo iodio contribuisce in maniera determinante allo sviluppo e al funzionamento della tiroide.
Viene assunto mediante la dieta, assorbito attraverso il tratto gastro-intestinale e trasportato attraverso il flusso sanguigno alla tiroide che ne trattiene circa il 30%.
L’assimilazione dello iodio da parte dell’organismo e la sintesi degli ormoni tiroidei possono essere ridotte o inibite da alcune sostanze naturalmente presenti in numerosi alimenti vegetali.
Queste sostanze sono dette “gozzigene o antitiroidee” perché interferiscono con il metabolismo della tiroide, impedendo l’assimilazione dello iodio e determinando ipertrofia (comunemente conosciuto come “gozzo“).
Le molecole responsabili nel determinare questi effetti biologici sono maggiormente presenti nei vegetali appartenenti alla Famiglia delleBrassicaceae(o Crucifere), della quale fanno parte diverse categorie di ortaggi, come il cavolo, le rape, i broccoli, la rucola, i cavolfiori, la colza ecc.
Le sostanze gozzigenepiù attive sono presenti negli ORTAGGI A INFIORESCENZA, quali i cavoli, i cavolfiori, i cavoli di Bruxelles, i broccoli e le rape.
L’assunzione di iodio con la dieta non è sufficiente a contrastare il loro effetto gozzigeno (impedire l’assimilazione dello iodio da parte della tiroide).
Altre sostanze gozzigene sono presenti negli ORTAGGI A RADICE e AFOGLIA (sempre della Famiglia delle Brassicaceae), quali il crescione, il rafano, il ravanello e la senape. Queste sono invece considerate meno attive perchè il loro effetto gozzigeno può essere inibito dall’assunzione di iodio con la dieta.
In generale, l’azione gozzigena di queste sostanze non è necessariamente rilevante, ma occorre tenerla presente soprattutto in quelle regioni in cui l’assunzione di iodio con la dieta o per altri motivi, è scarsa.
E’ importante prestare attenzione all’assunzione di Brassicaceae ai soggetti affetti di ipotiroidismo, anche se la biodisponibilità di queste sostanze viene enormemente ridotta dalla cottura (ad alta temperatura) di questi vegetali. Uno studio riporta come il cavolo bianco sottoposto a bollitura, abbia una perdita del contenuto di isotiocianati (sostanze gozzigene) del 56% nei primi 2 minuti e del 70% dopo 8-10 minuti.
Oltre all’impatto della cottura, anche i processi di congelamento potrebbero influire sulla biodisponibilità di queste sostanze.
Con la carenza nutrizionale iodica aumenta il rilascio da parte dell’ipofisi dell’ormone tireostimolante (TSH, thyroid stimulating hormone), il quale cerca di compensare il deficit, stimolando le cellule follicolari e aumentando la loro capacità di captare iodio. Quando la stimolazione del TSH diventa cronica si verifica un ingrossamento della tiroide (“gozzo“) e successivamente possono comparire noduli anche molto grandi, (“gozzo nodulare”) fino a causare gravi problemi alla respirazione e alla deglutizione.
Si stima che i disturbi da carenza di iodio interessi più di un miliardo di persone distribuite in 80 Paesi.
In Italia sono circa 6 milioni di persone; ancora oggi il gozzo è considerata una patologia endemica e l’ipotiroidismo congenito ha un’incidenza molto elevata.
CURIOSITA’:
In alcuni Paesi, il gozzo era talmente comune da essere considerato come una normale caratteristica somatica; veniva rappresentato in bambole dell’America centrale e in Italia ricordiamo la maschera “Gioppino” di Bergamo che mostra addirittura il gozzo ripartito in 3 parti.
Domande frequenti:
1)In quali altri alimenti sono presenti sostanze gozzigene?
Sostanze gozzigene sono presenti in altri vegetali a foglia appartenenti alla famiglia delle Chenopodiaceae (bieta, barbabietola e spinaci), delle Leguminoseae (fagioli, piselli, soia, arachidi), delle Ombrellifere (carote) e altri come aglio, cipolla, mais, germogli di bamboo, patate dolci, miglio (Sudan), noci (Araucaria araucana), Barbassu (Brasile).
Svolgono inoltre azione gozzigena elementi chimici quali: l’arsenico, il calcio, il cobalto e il rame.
2) Mangiando alimenti contenenti sostanze gozzigene, c’è il rischio di diventare carenti di iodio?
No. Se non si hanno già disturbi legati alla tiroide, non è necessario privarsi di questi alimenti. La loro azione gozzigena, soprattutto previa cottura/bollitura è trascurabile.