In occasione della Settimana Mondiale della Tiroide, il 23 e 24 Maggio ore 11:30/13:30 ci sarà lo Sportello gratuito di naturopatia per pazienti tiroidei e loro familiari. Negli incontri si propone il recupero del benessere psicofisico scoprendo insieme il senso del disagio che si sta attraversando, recuperando il proprio equilibrio attraverso tecniche di rilassamento ed indicazioni naturali. Si consiglia di adottare un abbigliamento comodo, non restrittivo e calzini. Riferimenti: Incontri individuali gratuiti della durata di 30 minuti con prenotazione obbligatoria alla mail tiroidee@gmail.com . #tiroide #thyroid #ipotiroidismo #thyroidcancer #stobene #benessere #nature_lovers #naturopatia #naturopathy #copingwithanxiety #settimanadellatiroide2019 #settimanamondialetiroide #mentecorpo #menssanaincorporesano #basedow #ipertiroidismo #hashimoto
Dieta e stile di vita
RACE FOR THE CURE 2017
>Tre giorni di #salute #sport e #benessere per la lotta ai tumori al seno<<
Domenica 21 Maggio anche noi dell’Associazione TiroIdee Benessere Psicologico e Informazione saremo presenti alla corsa!
Unitevi alla nostra squadra selezionando “Associazione Tiroidee”
dal menù a tendina in fase di iscrizione!
www.raceroma.it
La Race for the Cure è l’evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale.
E’ una manifestazione di tre giorni ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà che culmina la domenica con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.
L’edizione 2017 è in programma a Roma, al Circo Massimo, da venerdì 19 a domenica 21 maggio.
TIROIDITE DI HASHIMOTO E ALIMENTAZIONE

La Tiroidite Cronica Autoimmune (o tiroidite di Hashimoto dal nome del Dr. Hashimoto Hakaru che per primo la descrisse nel 1912) rappresenta una delle più comuni e frequenti patologie tiroidee oltre ad essere, a livello mondiale, la prima causa di ipotiroidismo primario [1]. Si tratta di una condizione patologica che mostra una incidenza maggiore negli individui di sesso femminile di età compresa tra i 30 e i 60 anni (5-15% della popolazione di sesso femminile contro l’1-5% di quella maschile). Studi pregressi hanno evidenziato come questa patologia sia principalmente legata all’abuso di iodio prevalentemente derivante da un’alimentazione non bilanciata in quanto popolazioni storicamente poco abituate ad assumere alimenti ricchi in questo oligoelemento, in conseguenza di un cambiamento sostanziale nelle loro abitudini alimentari legato anche ad un aumento del dosaggio settimanale di quest’ultimo avvenuto nel passato, stanno mostrando un notevole incremento nell’incidenza della malattia [2].
Alla base della patologia vi è un processo infiammatorio autoimmune che porta alla distruzione dei follicoli ad opera dei linfociti B e T. Tra i sintomi che possono rappresentare un campanello d’allarme utile a promuovere ulteriori indagini ed approfondimenti, rientrano sicuramente: crescente ansia e depressione, ipercolesterolemia, sensibilità molto elevata verso il freddo e, all’opposto, sudorazione molto ridotta. Tra essi ne spicca poi uno in particolare che, inevitabilmente, attira la maggiore attenzione di un nutrizionista: questa patologia può infatti essere responsabile di un sostanziale rallentamento del tasso metabolico tale da causare la tendenza all’abuso di cibi grassi o eccessivamente ricchi in zuccheri, con conseguente aumento del peso [3].
La principale strategia da seguire per fronteggiare questa malattia deve essere ovviamente farmacologica e deve prevedere l’uso della molecola levotiroxina [4]. Esistono molti falsi miti che vogliono l’alimentazione, nonché l’assunzione di alcuni specifici alimenti, come uno strumento utile a curare da questo disturbo. In realtà la corretta assunzione di alcuni cibi, nelle corrette quantità, può rappresentare un valido alleato nel ridurre le sintomatologie connesse con questa problematica fino a portare, nel migliore dei casi, in sinergia con la terapia farmacologica, a far scompare gli effetti quasi del tutto. Il primo alleato nutrizionale è il selenio, un microelemento presente in bassissime concentrazione in alcuni alimenti che abitualmente adornano le nostre tavole (Tabella 1) [5]. Questo microelemento può contribuire ad una riduzione dell’infiammazione derivante da questa patologia, contribuendo ad aumentare l’efficacia della terapia farmacologica e a ridurre le sintomatologie descritte in precedenza. Ovviamente il giusto apporto di selenio deve derivare da un’alimentazione bilanciata, povera di cibi grassi è calorici e ricca di prodotti integrali contenenti antiossidanti [6, 7]. Questi ultimi infatti giocano un ruolo chiave nella riduzione di tutte quelle fenomenologie infiammatorie connesse con questa patologia. A tal riguardo risulta importante incrementare l’uso di cibi ricchi di acidi grassi omega 3 quali la frutta secca, l’olio o i semi di lino e, soprattutto, il pesce azzurro (tonno, sardine, aringhe, sgombri… ) i quali intervengono mediante una potente attività antinfiammatoria. In aggiunta, le vitamine del gruppo A, C ed E, naturali antiossidanti, consentono di contrastare l’accumulo di radicali liberi. Dunque via libera agli agrumi in generale, carote, frutta secca, kiwi, spezie quali salvia e rosmarino, peperoni, pomodori, zucca, olio extra vergine d’oliva, curcuma e zenzero. Va inoltre sottolineato come alcuni alimenti possano giocare un ruolo opposto, inibendo l’ormone tiroideo prodotto o fornito dalla terapia farmacologica e compromettendo il suo ottimale assorbimento. Tra di essi rientrano il caffè, la soia e il succo o la spremuta di pompelmo ma anche l’eccesso di assunzione di crusca e fibre alimentari. In tutti questi casi, si consiglia l’assunzione di questi prodotti a distanza di non meno di 3 ore dall’assunzione del farmaco [6].
In conclusione permettetemi di sottolineare un altro aspetto chiave che considero sinergico alla corretta alimentazione non solo nei casi di pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto. Nello specifico della patologia oggetto di questo articolo, la giusta abitudine di praticare della costante attività fisica risulta fondamentale per garantire una necessaria accelerazione metabolica conseguente al rallentamento causato dalla malattia.
Alimenti contenenti selenio | mcg x 100g |
Tonno fresco | 112 |
Carne di cavallo | 58.6 |
Polpo | 56.6 |
Fette biscottate integrali | 51.2 |
Pane integrale | 42.3 |
Fegato | 42 |
Bresaola | 36.9 |
Sogliola | 36 |
Orata | 36 |
Amaranto (cereale) | 18.7 |
Coniglio | 17 |
Merluzzo (anche surgelato) | 16.5 |
Fagioli (anche secchi) | 16 |
Carne di maiale | 14 |
Parmigiano | 12 |
Riso brillato | 10 |
Pollo | 10 |
Quinoa | 8.5 |
Pistacchi | 8 |
Funghi champignon | 7.5 |
Uovo di gallina | 6 |
Prosciutto crudo | 5.6 |
Lenticchie secche | 4 |
Noci | 3.1 |
Pomodori | 2.3 |
Nocciole | 2 |
Mandorle | 1.5 |
Tabella 1. Elenco di prodotti alimentari contenenti concentrazioni rilevanti di selenio, dunque utili per quei soggetti affetti da tiroidite di Hashimoto
Bibliografia
[1] Pepe, M., & Di Gregorio, A. (1997). Le tiroiditi. Collana Caleidoscopio, (116).
[2] Trimarchi, F., & Benvenga, S. (2002). Farmaci che interferiscono con la funzione tiroidea. L’Endocrinologo, 3(2), 117-134.
[3] Benvenga, S., Barresi, G., Mazzeo, R. S., Turiano, S., Micali, B., Arrigo, F., & Trimarchi, F. (1983). Tiroidite di Hashimoto manifestatasi clinicament. e dopo stabile remissione di linfoma linfocitico diffuso. Min. Endocrinol, 8, 45.
[4] Fiorini, M. L. I. (2001). Linee guida per le malattie della tiroide.
[5] Nacamulli, D., Mian, C., Petricca, D., Lazzarotto, F., Barollo, S., Pozza, D., … & Mantero, F. (2010). Influence of physiological dietary selenium supplementation on the natural course of autoimmune thyroiditis. Clinical endocrinology, 73(4), 535-539.
[6] Show, C. (2003). Hashimoto’s thyroiditis.
[7] Burek, C. L., & Rose, N. R. (2008). Autoimmune thyroiditis and ROS. Autoimmunity reviews, 7(7), 530-537.
Riguardo l’autore
DOTT. LORENZO TRAVERSETTI BIOLOGO NUTRIZIONISTA
Dottore di ricerca in Biologia con formazione specifica nell’indirizzo della Biologia della Nutrizione. Maggiori informazioni sul SITO PERSONALE
Dieta Ipoiodica o a basso contenuto di Iodio

Prima di una scintigrafia tiroidea o di un trattamento radioablativo è consigliabile seguire una dieta a basso contenuto di iodio allo scopo di rendere le eventuali cellule tiroidee residue avide di iodio. La dieta deve essere seguita per breve tempo, circa 2-3 settimane, ma comunque sotto stretta osservanza dello Specialista, in quanto il periodo può essere variabile in base al paziente. Quando si parla di “dieta a basso contenuto di iodio” non stiamo parlando di eliminare completamente lo iodio dalla dieta, ma di limitarlo il più possibile , avendo cura di seguire le indicazioni nutrizionali indicate. Una dieta a basso contenuto riduce il consumo a 50 µg al dì o meno.
Lo iodio è molto diffuso negli alimenti ma anche in alcuni farmaci ed integratori e spesso si riscontra molta confusione e difficoltà pratica da parte dei pazienti. Il primo consiglio è quello di non improvvisare diete fai da te, perché molto spesso si cade in errori,che non hanno effetti positivi desiderati, ma al contrario possono indurre a squilibri importanti, per cui rivolgersi ad Esperti nel campo della Nutrizione che sapranno indirizzarvi al meglio per evitare di assumere quantità elevate di iodio che potrebbero interferire con la scintigrafia/terapia radioablativa.
Gli alimenti con più alto contenuto di iodio e quindi da evitare in vista di questi esami, sono:
Il sale da tavola (cloruro di sodio) contiene spesso iodio; è bene leggere l’etichetta sulla confezione; quindi è consigliabile consumare sale o cloruro di sodio, ma che sia privo di iodio, il sale marino per esempio contiene iodio quindi il sale marino deve essere evitato.
Sono sconsigliabili tutti i prodotti e gli ingredienti di origine marina quali pesce, crostacei ed alghe; evitare cibi già preparati e salati , quali affettati in genere, in quanto l’industria alimentare usa spesso sale contenente lo iodio ; evitare burro, margarina perché contiene latte e spesso anche sale iodato, evitare sostituti del latte quale latte di soia o riso perché anch’essi possono contenere iodio.
Si consiglia di consumare il pane non salato, quindi pane sciapo e preparare qualora lo utilizzaste pane grattato fatto in casa con questo tipo di pane. Frutta secca utilizzare quella non salata.
Uovo da evitare anche se in realtà è il tuorlo a contenere più iodio e quindi l’albume (il bianco dell’uovo) può essere consumato.
Gli alimenti di origine vegetali invece, quali frutta e verdura, contengono iodio, ma la quantità è variabile in base al terreno in cui vengono coltivate , ed in ogni modo la cottura ne riduce la quantità e comunque non hanno quantità elevatissime tali da destare preoccupazione, quindi possono essere consumate. Per condire le ricette, verdure ecc. si consiglia di evitare il sale ed utilizzare olio extra vergine di oliva, aceto ed erbe aromatiche.
Lo iodio è anche contenuto in farmaci ed integratori, disinfettanti quali ad esempio Betadine, saponi e cosmetici , è bene sempre leggere attentamente etichette ed assicuraci che non ci sia iodio e comunque consultare lo Specialista.
Tornando alla dieta a basso contenuto di iodio essere confusi e disorientati è evidente, ma possiamo avere un’alimentazione equilibrata e varia anche in questo periodo prima degli esami a cui sarete sottoposti.
Gruppi alimentari | Da evitare | Consentiti |
Sale | Iodato, sale marino
N.B Evitare affettati in genere che sono spesso conservati con questo tipo di sale |
Sale senza IODIO |
Latte e derivati (formaggi, panna da cucina, ecc) | Tutti | Nessuno |
Soia | Da evitare | – |
Cereali | Riso , crakers, pane industriale, prodotti da forno | Pane senza sale , pane fatto in caso privo di sale, pangrattato fatto in caso senza sale, farina d’avena, pasta di grano duro, miglio |
Uova | Tuorlo | Albume |
Carne | Affettati , carni confezionate tipo wurstel, in scatola | Carni bianche pollo e tacchino, manzo, vitello |
Pesce | Tutti i tipi | |
Legumi | Evitare quelli in scatola, soia, lupini | Si consigliano quelli secchi,tutti i tipi ceci, fagioli, fave, lenticchia, piselli. |
Verdura | Confezionata in scatola con aggiunta di sale, surgelata. | Fresca di stagione . preferire quella cotta perché la cottura ne riduce la quantità di iodio |
Frutta | Confezionata in scatola | Fresca di stagione |
Tuberi e patate | Purè istantaneo | Patate prive di buccia, al forno o lesse. |
Frutta secca | Evitare quella salata | Consentite mandorle e noci |
Alimenti da evitare:
- Sale iodato,
- Sale marino
- Latticini (latte, formaggio, panna, yogurt, burro, gelato)
- Cioccolato (per il contenuto del latte)
- Uova
- Cibi contenenti i seguenti additivi (carragen, agar-agar, algin) Pane contenente conservanti iodati Cibi insaccati o salati Pesce, crostacei, molluschi.
- Soia , alghe e alimenti e farmaci contenenti coloranti rossi (E127: eritrosina)
La cottura degli alimenti riduce di molto la quantità dello iodio contenuto negli alimenti, nei giorni in cui dovete seguire una dieta particolare si consigliano cotture leggere: cottura al vapore, bollitura, griglia.
Per quanto riguarda i condimenti si consiglia : olio extra vergine di oliva, succo di limone o aceto, erbe aromatiche al posto del sale, quale per esempio origano.
Si possono bere acqua , tisane depurative , te e camomilla salvo diversa prescrizione medica, e bisogna evitare fino agli esami specilaistici beveande alcoliche e confezionate.
La Dott.ssa Dongiovanni vi aspetta per le consulenze nutrizionali gratuite in occasione della “Settimana Mondiale della Tiroide“.
-Martedì 24 Maggio in Viale Somalia 33A presso GMF Medical Center, prenotate la vostra consulenza al numero : 06 8639 1386;
-Mercoledì 25 Maggio in Via Fonteiana (Zona Monteverde), per fissare una consulenza chiamate al numero:380-6429311.
Passeggiata Naturalistica a Villa Ada

La primavera risveglia profumi e accende colori!Villa Ada è uno dei Parchi urbani più estesi della Capitale.
E’ caratterizzata da una fitta vegetazione tipica del mediterraneo, dove si alternano zone boschive a leccio, quercie da sughero, pini, allori e zone a macchia mediterranea, attirando e fornendo ospitalità a numerose specie di animali selvatici.
Una piacevole passeggiata alla scoperta delle bellezze naturalistiche di Villa Ada, un ottimo consiglio per dimenticare lo stress della vita quotidiana!
Il percorso è a bassa difficoltà (semplice camminata adatta a tutti e senza necessità di alcuna attrezzatura specifica) e di durata di 1h e 30′ circa.
Evento gratuito per gli associati Tiroidee
Per chi non ha ancora la nostra tessera associativa potrà richiederla in occasione della passeggiata.
Durante l’incontro sarà possibile ricevere informazioni sulla Mission e sulle attività dell’Associazione Tiroidee, associarsi, fare una donazione o/e semplicemente conoscerci e godersi la passeggiata!
Per prenotazioni scrivere a tiroidee@gmail.com o chiamare al numero 349.2205430
Link dell’evento su Facebook
Evento in collaborazione con:
Dott.ssa Stefania Fortino
Biologa – Guida Ambientale
Vicepresidente dell’Associazione Tiroidee
http://biotrekkingroma.com/
Cell. +39 349 2205430