
Il nostro benessere psicologico può essere in pericolo quando la serenità viene a mancare. Le motivazioni possono essere tante e di diverso livello di gravità. Ciò che conta è la percezione che ognuno di noi ha di questi eventi e del modo di farvi fronte con le nostre personali risorse, con l’aiuto di amici e famiglia e con il supporto di adeguate figure professionali.
La diagnosi e il trattamento di una disfunzione alla tiroide ci può fare percepire incertezza, solitudine e una moltitudine di sintomi di natura psicologica. I sintomi legati allo squilibrio ormonale spariscono con una efficace terapia personalizzata ma moltissimi sentono il bisogno di un supporto e di condividere la propria esperienza con chi la vive o l’ha già superata.
Leggendo questo interessante articolo si può notare come un corretto funzionamento della ghiandola tiroidea possa contribuire al benessere globale dell’organismo su più fronti e come una sua disfunzione possa, allo stesso modo, comprometterne la stabilità.
La tiroide è al centro del nostro organismo.
Secondo una recente ricerca dell’Università di Toronto (The Thyroid and the Mind and Emotions/Thyroid Dysfunction and Mental Disorders) le persone con disturbi alla tiroide tendono a presentare sintomi molto simili a quelli di altre patologie mentali. Secondo i ricercatori, persone con una iperattività della tiroide possono presentare marcata ansia e tensione, labilità emotiva, l’impazienza e irritabilità, iperattività, esagerata sensibilità al rumore, depressione, tristezza, problemi con il sonno e l’appetito. L’ipotiroidismo invece può portare alla progressiva perdita di interesse e di iniziativa, al rallentamento dei processi mentali, alla perdita di personalità, memoria e vivacità e al deterioramento intellettivo generale.
La diagnosi del problema alla tiroide è ostacolata dal fatto che molti sintomi sono simili a quelli di altre malattie.
L’ ipotiroidismo spesso si sviluppa insidiosamente e in un tempo dilatato (Tiroidite di Hashimoto). Durante il tempo che va dall’insorgenza della malattia alla diagnosi possono trascorrere anche degli anni! Anni in cui la persona è in preda ad importanti sintomi fisici e psicologici. Quando si inizia un trattamento efficace e personalizzato per il disturbo alla tiroide, la risposta generale è abbastanza favorevole. In poco tempo il farmaco restituisce vitalità e i processi mentali tornano efficienti. Se vi è un residuo di difficoltà emotive, può essere correlato non alla tiroide ma ad altri aspetti della vita ed alla difficoltà della persona di farvi fronte di cui la tiroide e la malattia sono gli aspetti scatenanti.
Nel caso dei disturbi legati all’ipertiroidismo (Morbo di Basedow) non é chiara la relazione tra lo stress e l’insorgenza della malattia. Il numero di persone che citano esperienze particolarmente stressanti prima della comparsa di ipertiroidismo sembra avvalorare la teoria dello stress come fattore scatenante. Mentre altre persone possono attraversare gli stessi sconvolgimenti senza sviluppare la malattia della tiroide, alcuni forse sono predisposti ad essa. D’altra parte, si può affermare che la malattia stessa, prima che i sintomi si manifestino, possa aumentare e alimentare la percezione dello stress.
Il tumore alla tiroide
Anche se il cancro della tiroide ha una prognosi eccellente, la diagnosi di cancro è spesso spaventosa e può avere conseguenze psicologiche che permangono anche una volta che la malattia è stata trattata con successo. Molti pazienti non possono avere una buona rete di supporto, o non vogliono oberare parenti e amici con le loro paure e ansie. Quindi, anche se circondati da amici e parenti, molti pazienti si potranno sentire soli e in preda all’ansia. Una buona discussione sulla terapia e il trattamento con i medici specialisti , una buona prognosi combinata ad una rete di supporto continuo di solito porta ad una progressiva diminuzione dell’ ansia, ad un aumento della fiducia e ad un graduale ritorno alla vita.
Tali pazienti possono trarre beneficio da gruppi di sostegno formati da sopravvissuti al cancro della tiroide (vedi ATTA Onlus o Gruppi di Supporto), o da un supporto psicologico individuale.